I freni

I freni - la tecnica e le evoluzioni

L'impianto frenante prevede un disco singolo all'anteriore con comando idraulico. Dettaglio corsaiolo il serbatoio del liquido separato dalla pompa Brembo. La staffetta che regge il serbatoio del liquido frenante del disco anteriore che appare meno rifinita di quella della versione standard.

 

La pinza fissa é una doppio pistoncino a diametro differenziato marchiata aprilia, ma prodotta da Grimeca, molto simile a quelle utilizzate da Gilera e KTM su alcuni modelli. A seconda dei casi questo tipo di pinze sono destinate all'impiego su lato sinistro o destro della moto, ma in ogni caso le pastiglie sono identiche.

 

Le pinze sono nere per le moto fino al 1993, per la Sport pro del 1994 e per alcune “standard” del 1994 destinate a mercati esteri, mentre in tutti gli gli altri casi sono di colore ocra/oro. Lo spurgo é verso il lato interno della moto e scomodo da utilizzare mentre il tubo originale ha attacco coassiale e non trasversale. Il disco anteriore é un Brembo “semiflottante” di 320 mm del tutto identico a quelli impiegati su molte moto quali Cagiva Mito, svariate Ducati e Moto Guzzi per la prima serie (campana color oro con fori circolari). Dal 1995 viene impiegato un disco con flangia grigia e diverso disegno.

 

Da non dimenticare é la presenza di sottili rondelle tra il foro filettato e le viti di fissaggio della pinza, che sono a brugola fino al 1993 e successivamente a esagono. Le quattro brugole del corpo pinza sono nere sulle pinze nere e tropicalizzate sulle pinze "oro". Il perno e la molletta che fissano le pastiglie aono anch'essi tropizalizzati.

 

E' sempre presente un coperchietto amovibile in plastica nera fissato a pressione.

 

Al posteriore viene impiegato un impianto di azionamento completamente Brembo. Il disco da 220 mm di produzione Grimeca tende ad arrugginire e originariamente aveva un trattamento di tropicalizzazione.

 

Una curiosa differenza risiede nei supporti del serbatoio del liquido frenante anteriore: le versioni standard adottano una bella staffetta in alluminio satinato, le SP una nera e meno piacevolmente rifinita.

I freni - manutenzione e restauro

Inutile ricordare che in una moto a 2 tempi non esiste il freno motore e quindi l'importanza che hanno i freni, dato che si ritrovano "soli", in qualsiasi rallentamento o in discesa. La perfetta efficienza è l'unico standard accettabile.

 

Ritengo fondamentale e da eseguire tutte le volte che si usa la moto la verifica che il perno di tenuta delle pastiglie e il relativo seeger siano in perfetto stato e nella giusta posizione.

 

La manutenzione è quella tipica di ogni impianto idraulico:

  1. sostituzione liquido ogni due anni al massimo
  2. controllo dello stato e dello spessore del materiale d'attrito
  3. verifica di presenza di perdite e trafiilaggi di liquido dalle giunzioni e dalle tenute di tutto l'impianto.

 

Per quanto riguarda le pastiglie ve ne sono fondamentalmente due tipi: organiche e sinterizzate. Vi sono pro e contro nel scegliere uno dei due tipi, ma essenzialmente:

  1. le organiche richiedono un rodaggio termico corretto, sono più morbide e quindi normalmente più pronte a freddo e più modulabili a bassa velocità
  2. le sinterizzate non richiedono rodaggio termico e sono normalmente adatte a un uso sportivo o su pista e a volte tendono a consumare il disco (non vanno mai usate al posteriore).

Date le varie evoluzioni tecniche e soprattutto commerciali di questi prodotti si possono fare approfondimenti sui diversi siti che parlano dell'argomento, magari proprio di aprilia rs più moderne, facendosi un'idea più specifica qualora si voglia approfondire. Le carbo-ceramiche in realtà sono delle organiche con una mescola particolare che le rende, come prestazioni, una via di mezzo tra l'uso tranquillo e quello estremamente sportivo.


eIn fase di restauro o se si acquista una moto a cui non si sa se sia stata fatta la manutenzione ordinaria e straordinaria è opportuno revisionare e sostituire tutte le tenute delle pinze anche se non perdono, smontare le pinze e verificare superfici, giochi e accoppiamenti e andrebbe fatto un test idraulico del tubo. Una parte dei lavori indicati possono essere eseguiti in maniera appena sufficiente da un bravo hobbista o da un "semplice" meccanico, ma solo uno specialista ha esperienza e gli strumenti per fare un lavoro a regola d'arte rispettando anche le coppie di serraggio delle viti della pinza. Per preservare l'originalità si dovrebbe utilizzare un tubo in gomma con attacchi identici agli originali, ma  può essere sostituito con uno in treccia metallica: se è nero si può ritenere accettabile.

 

Dal punto di vista estetico a volte può occorrere verniciare le parti metalliche: esistono sul mercato prodotti studiati per gli impianti frenanti dei colori adatti, ma da dare sempre a spruzzo dopo aver aperto la pinza. Questo lavoro quindi va seguito dalla revisione totale fatta da uno specialista com eindicato sopra per poter svere la certezza di un impiantio perfettamente in ordine.